domenica 29 agosto 2010
Amorgòs
Mi ero ripromessa di scrivere ancora qualcosa prima di partire... e quindi eccomi qui !
Eh si... è arrivata anche per me l'ora di andare in vacanza.. sono una di quelle che le fa a settembre.
Sono un po' agitata per la partenza.. più che altro per il volo.. (odio volare, non mi piace proprio), quindi non mi sento in grado di impegnare i miei neuroni in una recensione di qualsiasi tipo.
Vi parlo molto brevemente dell'isola che mi accingo a raggiungere per trascorrere le mie vacanze.
Si chiama Amorgòs ed è nelle Cicladi. Le isole greche sono tutte belle, chi le ha viste lo sa. Però secondo me, Amorgòs è magica. Io è il terzo anno che ci vado ! (l'anno prossimo però si cambia :-))
Piuttosto difficile da raggiungere (almeno un giorno intero di viaggio) e piuttosto selvaggia sotto certi aspetti. Non ci sono mega villaggi turistici anche perchè non è grande.
Ci hanno girato un film : Le gran bleu. Un film che parla di uomini e di delfini e all'inizio è ambientato in una delle spiagge più belle dell'isola: Aghia Anna. Si raggiunge a piedi dall'alto dove si trova una piccola chiesetta bianca che ha lo stesso nome della spiaggia. Ah... tale spiaggia è si bella.. ma è piccola quanto la chiesetta.
Visibile già dal parcheggio che conduce alla spiaggia di Aghia Anna, sulla sinistra, bianchissimo, imponente, silenzioso, perfettamente incastonato nella roccia a strapiombo sul mare, appare come una visione il monastero di Hozoviotissa. Per raggiungerlo bisogna fare circa trecento scalini a piedi. Con un abbigliamento adeguato è possibile entrare a visitarlo e alla fine del giro vi viene anche offerto il liquore tipico dell'isola e, da che mi ricordo io, una specie di caramella di gelatina dolcissima.
Ci sarebbero altre duecento cose da dire e raccontare. Ho detto davvero poco e son saltata di palo in frasca, ma spero di avere attirato comunque la vostra curiosità. Vi assicuro che vale davvero la pena andarci !
Conto di scrivere altro al mio ritorno.. e intanto posso dire : Claudia 2 - pigrizia 0 !
Ciao a tutti e un bacio speciale a Faith che ha avuto la bellissima idea di questo blog !
P.s. non so come si mette la foto.. non mancherò quando torno :-)
The Wedding di Beth Fantaskey - Giunti Editore - Capitoli da 1 a 5
In attesa del seguito di Promessi Vampiri la Giunti Editore ha deciso di pubblicare The Wedding di Beth Franraskey. E' un regalo che l'autrice ha deciso di fare ai suoi fan raccontando il matrimonio tra Lucius e Jessica. La traduzione è di Sara Reggiani (la traduttrice del libro Promessi Vampiri). Eccovi i 22 capitoli + l'Epilogo pubblicati da Giunti (sul sito della Giunti oltre a The Wedding potete trovare tante altre notizie e novità: http://y.giunti.it/).
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
«Mi stai dicendo che quella sarà casa tua?» chiese Mindy, con gli occhi ancora fissi sulla slanciata, superba dimora dei Vladescu. Fece un passo avanti, avvicinandosi pericolosamente al burrone, così l’afferrai per una manica perché non precipitasse dalle pareti anguste e ripide della vallata che ci separava dalla casa di Lucius. Ma Mindy era come ipnotizzata e non sembrò nemmeno accorgersi del mio gesto. «Vi sposerete lì, no?» Era difficile distinguere lo stupore dalla preoccupazione nel tono della sua voce. Forse erano presenti entrambi. O forse ero io a proiettare su di lei i sentimenti contrastanti che nutrivo nei confronti della mia futura casa. Lasciando andare la manica di Mindy, mi riparai gli occhi dal sole e mi misi a studiare insieme a lei l’enorme castello nel quale sarei presto andata a vivere con Lucius. Il vasto edificio di pietra, delle dimensioni di un piccolo – ma nemmeno tanto – quartiere di città, era senza dubbio imponente. Sembrava uscito da una favola. Eppure, mentre i miei occhi percorrevano il suo svettante profilo, costellato di guglie e torrette appuntite e dominato da un’alta torre di guardia, non potei fare a meno di pensare, con un lieve fremito d’apprensione, che le favole avevano sempre risvolti oscuri. Bambini che si perdevano nei boschi e s’imbattevano in streghe che non vedevano l’ora di infilarli nel forno. Una manciata di briciole poteva condurti dritto fra le braccia di un gigante arrabbiato. E, come mi aveva ricordato anche Lucius proprio all’ombra delle mura che stavo osservando, le ragazze innocenti potevano finire sbranate dai lupi, se non restavano sempre all’erta… Mindy interruppe il flusso dei miei pensieri con un piccolo, dolce fischio. «Quel posto è…» Sembrava non trovare le parole, ma avrei potuto benissimo aiutarla io. Enorme. Stupendo. Imponente. Spaventoso? «Sì, lo so» annuii, abbandonando le braccia lungo i fianchi e guardandola. «É quasi impossibile definirlo a parole». Finalmente riuscì a distogliere lo sguardo e a guardarmi negli occhi. «Quando mi hai detto che vi sareste sposati a “casa” di Lucius, non pensavo ti riferissi a un… castello vero e proprio». La guardai dritto negli occhi, perché per la prima volta da quando Lucius era entrato nella mia vita – a dire la verità, da quando eravamo amiche – credetti di scorgere nel suo sguardo un lampo d’invidia. Ma svanì così velocemente che non ero nemmeno sicura di averlo visto. Si stava facendo buio e non riuscivo a vedere bene… Mindy tornò a osservare la vallata, come se qualcosa la spingesse a guardare quel maestoso edificio e i suoi contorni, sempre più nitidi mano a mano che il tramonto avanzava. «Esattamente in quale stanza vi sposerete?» chiese. «C’è una stanza speciale per le cerimonie? Perché sembra grande abbastanza da ospitare anche un luogo del genere». Osservando le torri, i cortili e le finestre alte e strette, io stessa cercai di immaginare quale mai potesse essere il luogo destinato alla nostra cerimonia. «Lucius non me l’ha voluto dire» confessai. Mindy si voltò di scatto verso di me, sconvolta. «Che cosa? Stai scherzando?» Sebbene non avesse mai avuto un ragazzo – proprio come me non molto tempo prima – Mindy aveva iniziato a programmare le sue nozze da quando aveva circa cinque anni. Non avrebbe permesso a nessuno al mondo, nemmeno al suo innamorato, di scegliere lo scenario in cui si sarebbe svolto l’evento più importante della sua vita. Sicuramente non se il luogo in questione conteneva delle collezioni di armi e nascondeva un passato sanguinario. No, Mindy avrebbe insistito per vedere la stanza… o la sala… o qualsiasi luogo suo marito avesse scelto per legarsi a lei per la vita. «L’unica cosa che so è che non ho ancora visto il posto» le dissi. «Lucius me l’ha tenuto nascosto di proposito quando mi ha mostrato il resto del castello». E il labirinto sotterraneo, molto simile a una prigione, dove Lucius aveva detto di essere stato più volte “redarguito”, tanto per usare un eufemismo… «Jess, sei sicura di non voler vedere dove vi scambierete i voti?» mi chiese Mindy, preoccupata – anzi allarmata. «È il tuo matrimonio!» «Lo so,» dissi «credimi, ci ho pensato!». Ero rimasta piuttosto sconcertata, quando Lucius mi aveva chiesto di concedere a lui l’onore di scegliere il posto. Ma quando in seguito avevo ritirato fuori il discorso, il mio futuro marito mi aveva detto: «Conosco io il luogo perfetto». Poi aveva inarcato le sopracciglia scure e, rivolgendomi uno sguardo furbetto, mi aveva chiesto: «Ti fidi di me, Antanasia?». Quella volta avevo studiato a fondo i suoi occhi ombrosi, misteriosi, bellissimi per un lungo istante, sapendo bene che in quel momento stavo rinunciando per sempre, per l’eternità, alla possibilità di scegliere dove si sarebbero svolte le nozze… e ricordando che il vampiro che avevo davanti mi aveva sorpreso, non molto tempo prima, puntandomi un paletto dritto al cuore. Lucius sorrideva e scherzava spesso da allora, ma qualcosa in fondo ai suoi occhi mi dava l’impressione che stesse in un certo senso mettendo alla prova il nostro legame. Che stesse accadendo qualcosa di importante fra noi. Qualcosa che aveva a che fare non tanto con la scelta del luogo delle nozze, quanto con quella cerimonia che aveva unito generazioni di vampiri prima di noi. Così mi rilassai e il suo sorriso si rispecchiò nel mio… «Jess, sveglia!» esclamò Mindy riportandomi alla realtà. «Stai sul serio permettendo a un ragazzo, per quanto affascinante, di
Capitolo 4
Il castello dei Vladescu poteva anche avermi intimidito per le sue vette vertiginose e la sua storia occulta e forse le mura di pietra potevano renderlo un luogo freddo e minaccioso, ma la sala che io e Lucius avevamo destinato alla cena pre-matrimoniale organizzata per gli amici e i parenti più stretti quella sera era avvolta in un’atmosfera intima e accogliente, mentre le persone che più amavo al mondo si riunivano intorno al favoloso tavolo di mogano, illuminato solo da quattro enormi candelabri in ferro battuto, ognuno con dozzine di lumicini che proiettavano sulle pareti della stanza un lieve e incerto bagliore. Sebbene avessimo dovuto accogliere gli invitati insieme, Lucius era già arrivato da un po’ – noi eravamo in ritardo, grazie agli ultimi aggiustamenti di Mindy alle acconciature – e ci sorrise quando entrammo nella sala, venendoci incontro. «Benvenute» ci disse mettendosi al mio fianco. Poi fece scivolare la sua mano nella mia e la strinse forte. Incrociò il mio sguardo e nei suoi occhi vidi il desiderio e l’amore che bramavo da sempre. «Sei bellissima stasera, Antanasia» disse apprezzando l’abito rosso che avevo deciso di indossare per l’occasione. Un abito
Capitolo 5
«Carino da parte vostra» disse papà, sorridendo prima a me poi a Lucius. «Direi quasi commovente!» Sorrisi a mia volta a Lucius, seduto dall’altra parte del tavolo, apprezzando il suo gesto sia per l’occhio di riguardo nei confronti dei miei genitori che per il delicato umorismo che lo accompagnava. La portata aggiunta all’ultimo momento al menù della serata – “Lenticchie in casseruola alla Vladescu” – faceva scherzosamente riferimento all’amore spassionato dei miei genitori per legumi e granaglie di ogni tipo, in particolar modo le lenticchie e, allo stesso tempo, era un modo per farli sentire a casa. «La casseruola è stata un’idea di Lucius» dissi loro, ignorando le espressioni sconcertate sui volti dei miei parenti vampiro. Ero sicura che sapessero cosa fossero le lenticchie, ma sia Vladescu che Dragomir non potevano conoscere il perché della loro presenza nel menù. La mamma invece sapeva bene che lo scherzo di Lucius era diretto a lei. In passato lui non aveva mai fatto mistero di ciò che pensava della sua cucina. «Dovevi chiamarmi, ti avrei dato la mia ricetta segreta, Lucius» disse lei rivolgendogli un sorriso imbronciato ma affettuoso. «L’avrei fatto volentieri!»
sabato 28 agosto 2010
La rilegatrice del fiume di Anne Delaflotte Mehedevi - Frassinelli Editore
"Stavo per mettermi al lavoro, per far saltar via le vecchie copertine. In quel momento qualcuno bussò alla porta. Stavo per scrivere tamburellò
Questo romanzo narra la storia di Mathilde, di un paesino, di un libro e di un lavoro antico. Mathilde Berger ha due passioni, Cirano di Bergerac e il lavoro di rilegatrice. Lavora come diplomatica a Parigi ma sente che quella non è la sua strada nella vita, si dimette, lascia la grande città e torna in un piccolo paesino francese nella Dorgogna, Montlaudun, nella casa affacciata sul fiume ereditata alla morte di suo nonno.
"Il nostro vicolo è fuori dal tempo. Se è trafficato, è perchè è vecchiotto, perchè è un concentrato di paesino nella cittadina. La gente ci passeggia perchè è pittoresco, per le case a graticcio superstiti, tra cui la mia."
Ristruttura la casa e il laboratorio del nonno. Lui era un rilegatore di libri antichi e ha insegnato la sua arte anche a Mathilde che ha sempre amato suo nonno e il suo lavoro. Oltre alla passione per il lavoro di rilegatrice, l'uomo le ha tramandato la passione per Cirano di Bergerac; Mathilde ne possiede diverse copie e non si stanca mai di leggerlo e rileggerlo fino a consumarlo. La sua casa è situata in un vicolo di artigiani: André proprietario di un vecchio forno, Sebastien il calzolaio, il signor Roche l'orologiaio, e tanti altri. Tutti che continuano a portare avanti vecchi lavori ormai perduti nel tempo. Una mattina di vento e pioggia alla porta della nostra rilegatrice si presenta un bellissimo uomo che le commissiona la rilegatura di un vecchio libro di fattura pregevole, costituito da disegni a matita e da acquarelli. L'uomo che ha l'aria più malconcia del suo libro, esprime chiaramente ciò che vuole, il vecchio volume deve essere restaurato mantenendo il più possibile i materiali originali e deve essere pronto per sabato perchè deve consegnarlo ad una persona che viene da lontano. Mathilde affascinata dall'enigmatico sconosciuto decide immediatamente di accontentarlo, lascerà indietro gli altri lavori per finire in tempo. Anche dopo ore che l'uomo è andato via la donna non riesce a pensare a niente altro che non sia lui e il suo libro. Inizia subito a lavorare sul libro da lei rinominato il "fanum" in quanto costituito da 150 tavole disegnate e dipinte, che vedono come soggetto la costruzione di un edificio che va abbellendosi via via fino al centro della raccolta per poi tornare allo stato primario dalla metà del libro fino all'ultima pagina. Chi è il misterioso proprietario del fanum? Chi è la persona che viene da lontano a cui il fanum è destinato? Perchè l'uomo non posa mai lo sguardo sul volume pur volendo restaurarlo senza badare a spese? Queste e un altro miliardo di domande avvolgono la mente di Mathilde. Desidera rivederlo al più presto, mercoledì le avrebbe telefonato per sapere a che punto è con il lavoro e sabato l'avrebbe finalmente rivisto; chissà forse sarebbe stato più loquace o lei sarebbe riuscita a porgli qualche domanda qua e là per conoscerlo meglio. Purtroppo per la nostra Mathilde il destino ha altri piani, infatti il giorno dopo André la informa che lo sconosciuto mentre si recava alla stazione per prendere il treno è stato investito ed è morto sul colpo. Cosa fare a questo punto? Nessuno conosce l'identità del morto, non ha documenti con se, il suo cadavere giace all'ospedale con il rischio che nessun parente reclami le sue spoglie. La dolce rilegatrice non può permettere tutto questo, inizia quindi a cercare ogni traccia, ogni indizio che possa dare un'identità al morto e che la possa portare alla persona destinataria del libro. Con l'aiuto dei suoi amici del vicolo e del fanum Mathilde verrà a capo di un mistero rimasto sepolto per molto tempo e incontrerà l'uomo che le salverà la vita in molti sensi.
"Qualcuno bussava alla porta, con calma e leggerezza...Non era André, la porta della panetteria non aveva scampanellato... Mi alzai per aprire, il cuore che mi batteva più in fretta del solito. Non si bussa a quell'ora e a quel modo alla porta di un rilegatore."
E' una storia dolce e romantica che racconta di posti fuori dal tempo, di antichi lavori, di anime nobili e fragili. Quando finirete di leggere questo romanzo il profumo di terra, humus, di felci e di pioggia rimarrà con voi per molto molto tempo...
*Colette (da Wikipedia), pseudonimo di Sidonie-Gabrielle Colette (Saint-Sauveur-en-Puisaye, 28 gennaio 1873 – Parigi, 3 agosto 1954), è stata una scrittrice francese, considerata fra i maggiori della prima metà del XX secolo. Insignita delle più importanti onorificenze accademiche, nonché Grand’Ufficiale della Legion d'onore, fu la prima donna nella storia della Repubblica Francese a ricevere funerali di stato. Colette è stata una delle grandi protagoniste della sua epoca, un mito nazionale: oltre che scrittrice prolifica fu attrice di music-hall, spesso nuda durante le sue esibizioni, autrice e critico teatrale, giornalista e caporedattore, sceneggiatrice e critico cinematografico, estetista e commerciante di cosmetici. Ebbe tre mariti e un amante più giovane di lei di trent’anni, più volte fu al centro di scandali per le sue disinibite relazioni sentimentali con alcune personalità mondane, di ambo i sessi, della società francese.
Pur non provando simpatia per le femministe della sua epoca, la sua vita e la sua opera letteraria furono la testimonianza di una donna libera, anticonformista ed emancipata, che sfidò le convenzioni e le restrizioni morali dell’epoca, e che contribuì a rompere certi tabù femminili già a partire dalla sua prima creazione letteraria, il personaggio di Claudine "dall’ammiccante selvatichezza, dalla spregiudicata sensualità" e, come la definirà Willy, "una tahitiana prima dell’avvento dei missionari, più amorale che immorale". La fortunata serie delle Claudine, piena di un certo pigmento erotico, ai primi del XX secolo rivestiva un carattere osé notevole, e tuttora il primo romanzo della serie, Claudine a scuola, è inserito nella guida bibliografica dell’Opus Dei fra i libri proibiti.
venerdì 27 agosto 2010
La figlia del docoratore di Rachel Hore - Corbaccio Editore
Responsabile editoriale per la narrativa di una casa editrice londinese, Rachel Hore scrive dal 2001. Collabora con il Guardian, l'Independent on Sunday e Literary Reviews, e insegna editoria presso l'Università of East Anglia. Vive a Norwich, nel Norfolk, con il marito, lo scrittore D.J. Taylor, e i loro tre figli. Corbaccio ha pubblicato con successo, Una casa da sogno e Il giardino dei ricordi. Il suo sito internet è http://www.rachelhore.co.uk/
"Non avevo fatto niente, eppure una vita nuova si stava costruendo intorno a me. Mi sentivo trascinata da tutto ciò. Quando finalmente mi addormentai, sognai di trovarmi fra le braccia protettive di un grande angelo che volava alto sopra la città, con i gioielli scintillanti delle sue luci, il nero serpente luccicante del fiume, i campanili argentati delle chiese, il bagliore del vetro dei moderni grattacieli, tutto disteso sotto di me. Eravamo così in alto che l'unico suono che si udiva era il battere ritmico delle ali."
Londra 3 settembre 1993, Frances Morrison fa ritorno a casa, l'ultimo posto dove avrebbe voluto trovarsi. E' stato Zac, l'assistente di suo padre a Minster Glass, a rintracciarla per chiederle di tornare perchè Edward Morrison è in ospedale in gravi condizioni a causa di un ictus. Ed eccola dopo dieci anni passati in giro per il mondo in tournée, davanti alla bottega paterna per affrontare i fantasmi del passato. Fran abitava nell'appartamento sopra la bottega con suo padre che l'aveva cresciuta da solo, in quanto la moglie era morta in un incidente quando lei aveva due anni. Non conosce niente di sua madre ha solo una foto in bianco e nero che la ritrae trovata per caso in un libro. Suo padre si rifiuta di parlare della moglie, chiuso nel suo dolore, pur amando profondamente la figlia non riesce a colmare il silenzio che anno dopo anno li separano. Fran crescendo aveva preso lezioni di musica, aveva una bella voce e suonava la tuba; le era sembrata la cosa più ovvia abbandonare la sua casa e andare in giro per il mondo in concerto, ma adesso tutto è cambiato suo padre aveva bisogno di lei ed era tornata. Minster Glass è la bottega artigiana di suo padre che crea vetri meravigliosi, e tocca a lei sostituirlo fino a quando non si sarà ripreso. A Minster Glass, Fran incomincerà un nuovo percorso di vita che la porterà a scoprire se stessa, mentre continua il lavoro di suo padre, il restauro di una splendida vetrata della chiesa di St.Martin che raffigura un angelo commissionata dal reverendo Quentin, aiutata da Zac e da un misterioso diario trovato nella soffitta della bottega scritto da Laura Brownlow vissuta nella stessa zona di Londra alla fine dell'ottocento, Fran conoscerà le origini di Minster Glass, ritroverà amici d'infanzia, troverà il vero amore e avrà finalmente tutte le risposte alle domande su sua madre a cui per anni il padre non aveva dato voce. Quando Fran terminerà la lettura del diario di Laura e il restauro della vetrata troverà finalmente la sua strada, ciò che il suo cuore desidera.
Che dire di questo romanzo è un percorso lento e doloroso di due vite: quella di Laura e quella di Frances, due donne che vivono in epoche diverse ma che hanno in comune lo stesso desiderio, trovare la felicità. Felicità che parola effimera, cos'è la felicità? Per Laura è il poter affermare se stessa, combattere per quello in sui si crede. Diario di Laura: "Nel prendere quello che vogliamo dalla vita noi distruggiamo. E' questo che fa infuriare la mamma, credo: la mia ostinazione, il mio egoismo. Forse ha ragione. Ma forse, anche non è più facile fare del bene agli altri se noi siamo felici?"
Per Fran trovare il suo posto nel mondo:
"Rimasi lì sul marciapiede, in cappotto e cuffia, con gli occhi alzati a guardare la scritta Minster Glass, proprio come avevo fatto qualche mese prima quando ero tornata a Londra. Quante cose erano cambiate in quel breve lasso di tempo. Avevo perduto mio padre e trovato mia madre. Avevo contribuito a ricreare una bellissima vetrata e nel farlo avevo scoperto tutta una storia del passato, la storia di persone della mia famiglia e di questa bottega, che adesso era mia. Qualunque cosa succedesse, che Zac tornasse a casa o meno, avevo trovato il mio posto nel momdo."
Una storia romantica, a tratti forse un pò lenta, ma nel complesso un bel romanzo sopratutto la storia di Laura. Credo proprio che leggerò anche gli altri due libri della Hore.
domenica 22 agosto 2010
Millennium
eccomi qui.. sono Claudia.. dovrei essere una delle "altre".. ma.. da uno a dieci quanto sono pigra?? quattordici almeno.. E.. se in un giorno ho cento cose da fare riesco sempre ad aggiungerne una o due in più..
Ma ora ci sono.. sto scrivendo anche se non so bene se sto scrivendo nel posto giusto.. A proposito di questo.. Faith, quando ho cercato di entrare dall'invito che mi avevi mandato qualche mese fa.. mi è uscita la scritta : l'invito è scaduto :-)))
Come primo, anzi primissimo, mio post, vorrei parlare brevemente di un libro.. anzi tre libri. E' una trilogia poliziesca dal titolo Millennium. L'autore è Stieg Larsson, svedese, nato nel 1954 e morto improvvisamente subito dopo aver scritto questi tre libri, nel 2004. Millennium ha venduto oltre tre milioni di copie, quindi immagino che molti di voi conoscano già l'avvincente storia di Lisbeth Salander e Mikael Blomkvist.
Per chi non la conoscesse ecco alcune informazioni per attirarvi a leggere tutto d'un fiato questi tre libri.
Ecco i titoli : Uomini che odiano le donne, il primo. La ragazza che giocava con il fuoco, il secondo. La regina dei castelli di carta, il terzo ed ultimo. Non spaventatevi per il volume... ogni libro ha circa 700 pagine.. ma vi assicuro che una volta superate le prime cento pagine del primo... non vedrete l'ora di arrivare all'ultima parola scritta nell'ultimo libro.
All'inizio è un po' descrittivo, quindi può sembrare noioso, ma non è così. Siamo in Svezia. Millenium è il nome della rivista guidata da Mikael Blomkvist, primo protagonista che compare. Rivista specializzata in reportage di denuncia sulla corruzione e sugli "strani" affari del mondo imprenditoriale. Con lui si dà inizio ad una travolgente storia di misteri, scoop, omicidi, spie, segreti militari, fughe e gran colpi di scena. Vicino a Mikael troviamo l'indiscussa protagonista femminile, la ribelle Lisbeth Salander. Un po' inquietante il suo personaggio ma alla fine non si può fare a meno di amarla.
Non vorrei commentare oltre. I dettagli sono tutti da leggere di prima persona.
Quando l'ho finito ho pensato a tre cose : mamma mia che bello !, la prima. Strano però che l'autore sia morto improvvisamente dopo aver raccontato di traffici di prostituzione e spionaggio non del tutto inventati.. quasi quasi indago e mi trasformo in Lisbeth !, la seconda. Ma quanto mi manca Lisbeth Salander???, la terza.
Per concludere : se iniziate a leggere Millennium.... farete fatica ad andare a dormire per poter arrivare alla fine !
So che hanno fatto anche i film. Quelli non li ho ancora visti perchè di solito quando il libro mi piace così tanto non riesco a guardare il film. Ma la curiosità vincerà.. e allora ve ne parlerò.
Ecco.. non avendo mai fatto recensioni serie in vita mia non so se questa possa essere definita "recensione".
E una volta che clicco su pubblica post.. non ho idea di dove queste mie parole possano finire.. Ma la cosa importante è che per "amore" di Faith.. per oggi ho vinto io contro la pigrizia !!
buona domenica a tutti.
Paramore
Oggi sono in vena di parlare di musica, perciò vi consiglierò un gruppo che sto ascoltando proprio in questo momento .
I Paramore sono una band di Franklin, Tennessee e se vi piace il genere rock- alternativo penso che la apprezzerete.
La band è formata dalla cantante Hayley Williams, i chitarristi Josh Farro e Taylor York, il bassista Jeremy Davis e il batterista Zac Farro.
I tre album di cui sono in possesso ad oggi sono:
- " Brand New Eyes "(2009)
- " RIOT ! " ( 2007 )
- " All We Know It's Falling "(2005)
Una delle mie canzoni preferite dei Paramore fa parte dell'album "Brand New Eyes" e si chiama "The Only Exception" ("L'unica eccezione"). A differenza degli altri brani dell'album questo è sicuramente il più melodico e acustico , appropriato all'oggetto del testo di canzone.
Spero vi piaccia .... Enjoy!
(Video Ufficiale - http://www.youtube.com/watch?v=ojKe7VLj_UU )
sabato 21 agosto 2010
Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen

Mi scuso con tutti i possibili (e potenziali) lettori di questo blog e con la mia cara Saby che sicuramente mi avrà già data per dispersa.
Per iniziare spero che tutti voi abbiate passato delle ottime vacanze e abbiate avuto la possibilità di leggere/ascoltare/vedere i vari libri/cd/film consigliati da me e principalmente dalla Saby.
Per quanto mi riguarda le mie vacanze non possono essere definite propriamente vacanze visto che dopo la sessione di esami universitari terminati solo il 6 Agosto sono rimasta (sono ancora) in terra germanica, nella mia città di adozione, Frankfurt am Main (lascerò il nome in tedesco/inglese così da dargli un non so chè di "esotico", ah ah ah), che ha tutto tranne che le sembianze di una località ambita dai vacanzieri (niente mare, nè lago, giusto il fiume). Fortunatamente la mia permanenza qui è stata allietata dall'arrivo di graditi ospiti come la mia sorellina e il mio sant'uomo.
Nel mio tempo libero, che non è stato tantissimo (perchè nonostante la fine degli esami ho avuto da fare con la preparazione del mio trasferimento in terra inglese ed altre varie ed eventuali) ho avuto la possibilità, tra le altre cose, di leggere due libri, guardare diversi film e ovviamente ascoltare musica.
Oggi vi delizierò la recensione di uno dei due libri che ho potuto leggere: "Orgoglio e Pregiudizio" di Jane Austen.
Forse potreste chiedervi come mai ho deciso di leggere un libro di letteratura inglese, quel genere di libri che solitamente persone della mia età leggono solo se sono costretti dai propri studi, la risposta è probabilmente scontata, ma credo che i libri di "una certa età" sono per me molto spesso più affascinanti della maggior parte dei romanzi moderni.
I romanzi di Jane Austen hanno sempre come principali protagonisti delle donne "anticonformiste", e in questo particolare romanzo la protagonista, Elizabeth Bennet, incarna pienamente a mio parere la figura della donna che con grazia e determinazione si oppone alle usanze dettate dalla società inglese dei suoi tempi. Gli argomenti attorno ai quali ruota il romanzo sono il matrimonio e l'importanza dello status sociale e della preservazione dell'onore delle persone. Secondo le usanze dei tempi i matrimoni erano spesso risultato di calcoli economici e non di vero amore, così quando a Netherfield si trasferisce il ricco signor Bingley la madre di Elizabeth, la sig.ra Bennet fa di tutto, per cercare di combinare il matrimonio tra la sorella di Elizabeth, la dolce Jane, e il sig. Bingley, arrivando ad avere situazioni paradossali delle quali la Austen si prende gioco e addirittura ne sottolinea l'irrazionalità e la stupidità.
Insieme al sig.Bingley si trasferiscono anche altre persone a Netherfield e tra esse c'è il caro amico del sig. Bingley, il sig. Darcy, che è un uomo superbo e altezzoso e preoccupato per il proprio onore e per l'onore del proprio amico che lo porterà ad ostacolare il matrimonio tra Jane e il sig. Bingley (causando la scontentezza di Jane e la rabbia di Elizabeth) ed inizialmente ad essere riluttante a confessare ed ad esprimere il proprio amore per Elizabeth, poichè sia Jane che Elizabeth sono di una classe sociale inferiore a quella dei due gentiluomini.
Non vi svelerò come il libro andrà a finire e spero che dopo aver letto questa recensione avrete voglia di leggerlo. La Austen mi piace molto come autrice e ho intenzione di leggere a breve anche gli altri suoi romanzi e di vedere anche il film fatto nel 2005 di "Orgoglio e Pregiudizio" con Keira Knightley nel ruolo di Elizabeth Bennet.
giovedì 19 agosto 2010
La ragazza fantasma di Sophie Kinsella - Mondadori Editore
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venerdì 13 agosto 2010
Scusate l'assenza di nuovo!
Un bacione e buone vacanze a tutti
Angel di Dorotea De Spirito - Mondadori Editore

Dorotea De Spirito ha 17 anni e vive a Viterbo, dove frequenta il liceo classico. Con Mondadori ha già pubblicato nel 2008 "Destinazione Tokio Holtel".
Questo romanzo è indirizzato ad un pubblico giovane (come si può intuire dall'età della scrittrice), nonostante questo l'ho acquistato per due ragioni; la prima è che nutro una vera e propria passione nel girovagare per librerie guardando copertine e leggendo trame, la seconda è che mi piace leggere storie che si svolgono in pittoresche cittadine italiane.
La storia si svolge a Viterbo dove da secoli una comunità di angeli vive perfettamente integrata al resto dell'umanità; gli abitanti li onorano perchè hanno visto nascere la loro città, sono testimoni della loro storia, sono cresciuti con i loro antenati e sono legati a loro da vincoli millenari di amicizia e rispetto che nessuno ha intenzione di sciogliere.
In questa comunità vive anche Jessica con la sua famiglia.
Jessica ha 17 anni ed è un angelo atipico perchè è nata senza ali; questa condizione la fa sentire un'emarginata, persino all'interno della sua famiglia dove la sorella maggiore non perde occasione per rimarcare la sua mancanza. Ma non è del tutto sola perchè ha due carissimi amici che la fanno sentire a suo agio: Lorenzo con il quale è cresciuta e Ginevra. Lorenzo e Ginevra sono innamorati ma nessuno sa che stanno assieme perchè lei è umana e la loro unione non verrebbe vista di buon occhio.
A Viterbo la vita scorre monotona e tranquilla: è l'ultimo giorno di vacanza prima dell'inizio della scuola e Jessica dopo una giornata passata con i suoi amici sta tornando a casa in motorino quando sbanda e quasi investe un ragazzo bellissimo, che nonostante il rischio appena corso non batte ciglio.
"Ha la pelle perfetta, come seta lucida. Capelli biondi, biondissimi, un biondo quasi innaturale e splendido, non credevo esistesse un colore così. I tratti del viso dolci, delicati, disegnati con un carboncino sulla tela: gli zigomi scolpiti, le labbra protese quasi in un leggero broncio. I suoi occhi sono profondi, pozzi di buio aperti. Neri, belli da fare male."
Il primo impulso è quello di scappare ma poi il rimorso per non avergli neanche chiesto scusa la fa tornare sui suoi passi, purtroppo il bellissimo e misterioso ragazzo "puf" è sparito nell'oscurità. Il secondo incontro con il ragazzo non va certo meglio del primo, ancora una volta Jessica tenta (sempre involontariamente sia chiaro) di investirlo. Per fortuna la terza e decisiva volta in cui i due giovani si incontrano nessuno nuoce a nessuno (ma siamo proprio sicuri sicuri sicuri?!? eh eh eh): un pomeriggio Jessica accompagna sua madre per delle commissioni tra le quali consegnare l'atto di proprietà di una casa isolata dall'aspetto spaventoso dove sembra sia arrivata ad abitare l'erede, Nora il cui nipote guarda un pò è proprio il ragazzo misterioso e bellissimo, (che ha rischiato per ben due volte la vita senza per altro dare cenno di preoccuparsene), Guglielmo. Ecco che comincia la storia di Jessica e Guglielmo, due anime perse che si incontrano, che condividono per motivi diversi il dolore di sentirsi diversi. Purtroppo però quando l'amore arriva porta, chissà perchè, sempre qualche complicazione: la quiete di Viterbo e della comunità degli angeli viene turbata dalla morte di una compagna di classe di Jessica. Non è facile uccidere un angelo a meno che non ci sia di mezzo un demone. Inutile dire che si scatena una vera e propria caccia all'assassino e guarda caso uno dei principali sospettati è proprio Guglielmo, complice il fatto che attorno al ragazzo si cela il più totale mistero: chi è? da dove viene? come mai proprio con il suo arrivo c'è il primo caso di omicidio?
Ecco vi lascio con queste domande a cui potrete dare una risposta solo leggendo il libro eh eh eh. Dai vi ho raccontato tantissimo se vado avanti rischio di togliere tutta la gioia di leggere un affresco di una delle tante bellissime cittadine italiane, oltre alla delicata storia di un amore impossibile tra un angelo e un demone scritta con estrema semplicità da una ragazzina che promette davvero bene.
Brava Dorotea complimenti.
sabato 7 agosto 2010
La sedicesima notte di Margaret Gaiottina - Mamma Editori

Ho appena terminato la lettura del primo libro che fa parte della collana "A cena con il vampiro". La mia opinione è che questo romanzo sia per certi versi originale e per altri un mix di quanto già letto.
Mi è sicuramente piaciuta la scelta di narrare le vicende in prima persona da Elisabeth e da Ethan, sapere cosa provano entrambi e non solo lei o solo lui.
Passiamo alla trama:
anche questo romanzo vede come filone portante la storia d'amore tra una ragazza diciottenne umana, Elisabeth (Liz) e un vampiro secolare Ethan; il secondogenito della famigia Rochester, un'antichissima famiglia di vampiri scozzesi, nonchè capo fondatore della Therisoft, azienda per la quale Liz lavora. Nel momento stesso in cui Ethan incontra Elisabeth non può fare a meno di innamorarsene e nonostante tenti con tutte le sue forze di combattere questo sentimento per il bene della ragazza (e qui mi ricorda qualcosa...) non riesce a starle lontano. Arriva persino a tentare di licenziarla pur di allontanarla. Ovviamente (e non ci si aspettava niente di diverso) la nostra Liz pur essendo in apparenza fragile è una tosta che non si lascia facilmente abbindolare e riesce a far "sputare il rospo" al nostro vampiro sulla sua vera natura. Se state pensando che Liz rimanga anche solo impressionata siete in errore, nonostante l'agghiacciante rivelazione non pensa neanche per un momento di scappare a gambe levate, ma con una ferma determinazione decide che l'amore per Ethan va oltre ogni pericolo.
Apro una piccola parentesi ponendomi una domanda: possibile che nessuna pensi anche solo per un momento di scappare il più lontano possibile da un vampiro??? Ma Dracula di Bram Stoker non insegna nulla??? Certo l'amore con la A maiuscola vince su tutto, ma perdincibacco un pò di paura iniziale no? Sopratutto perchè si tende a descrivere queste ragazze con tinte di fragilità, goffaggine e insicurezza che dovrebbero quanto meno essere accompagnate anche da sentimenti di sano terrore. Scusate la divagazione e torniamo alla trama.
Visto il profondo amore che li lega non resta altro da fare che sposarsi e trasformare Liz in una di loro (e anche questo mi ricorda qualcosa...). Ah dimenticavo di dire che ovviamente la famiglia Rochester non si nutre di sangue umano ma di animali (e anche qui torniamo al mi ricorda qualcosa...scene di caccia comprese). A mio parere fin qui la storia non è proprio originalissima, compreso il potere di Tristan (fratello maggiore di Ethan) che riesce a vedere il futuro; ho detto fin qui però!
Tutto sembra andare per il meglio, finalmente Ethan e Liz sono sposati e possono guardare al loro futuro con ottimismo, da adesso in poi saranno per sempre insieme, se non fosse che arriva come al solito il cattivo, in questo caso la cattiva di turno che come si suol dire "rompe le uova nel paniere". A turbare l'equilibrio tanto agognato arriva Rebecca Tangvald, sorella di Pamela, moglie di Tristan fratello maggiore di Ethan, (oddio sembra uno scioglilingua) che cerca di creare una frattura all'interno della famiglia tentando di sedurre oltre a Ethan e Tristan anche Zachary (padre dei due ragazzi). Tristan però è un aeromante, ha il potere di sentire le voci della natura e interpratare i messaggi lanciati dagli elementi e interrogando se stesso riesce a vedere in anticipo gli eventi del futuro, quindi capisce le intenzioni di Rebecca che viene allontanata da casa Rochester. A parte Tristan che è aeromane e Matthew (fratello acquisito in quanto cresciuto fin da piccolo nella famiglia) che ha il potere di trasformarsi in qualunque animale desideri nessun altro ha poteri. Purtroppo la visita di Rebecca non è il solo elemento di disturbo per Ethan e Liz, dopo la prima notte di nozze arriva una richiesta d'aiuto da Balthasar (padre di Pamela e Rebecca), l'altra figlia, Agatha, è stata rapita dai Quirites, l'esercito di Lenith, una creatura malvagia e perversa con la quale c'è un patto di non aggressione anche se lei è nemica giurata dei Rochester. I Tangvald sono alleati dei Rochester per questo Zachary e tutta la famiglia partono alla volta di Roma (dove risiede Lenith) per liberare Agatha. Una volta giunti a Roma un'amara sorpresa li attende, è una trappola orchestata da Lenith per rapire Ethan e Liz perchè in Elisabeth, la malvagia vampira riconosce la figlia di Zoroastro, colei che secondo un'antica profezia sotrarrà gli inferi al regno dei vampiri uccidendola.
I due sposini, grazie all'aiuto della famiglia, riescono a fuggire da Lenith che, furente per la sconfitta uccide Agatha scatenando le ire di Rebecca la quale giura vendetta alla famiglia Rochester.
Bene, anzi male, direi che ho scritto fin troppo, se vado avanti rischio di arrivare alla fine togliendo tutto il piacere della lettura, non sia mai!!!
Tirando le somme è un libro che si lascia leggere con facilità, devo ammettere che non mi ha totalmente rapito, ma riconosco che ci sono delle trovate originali come il mistero della profezia e i personaggi sono ben caratterizzati. In particolare mi è piaciuto Ethan perchè pur essendo un vampiro che rientra nella categoria dei buoni (si nutre di sangue animale e non uccide gli umani) ha un lato oscuro, quando Liz lo provoca il suo pensiero è quello di seguire l'istinto e ucciderla anche se poi l'immenso amore che nutre per lei lo riporta alla ragione; non si fa scrupolo di uccidere chiunque osi minacciare sua moglie o la sua famiglia. Insomma è uno con gli attributi questo Ethan diciamolo ah ah ah. Anche Liz non mi è dispiaciuta, è una dura questa ragazza, tenace direi.
Concludo dicendo che come lettura estiva la consiglio, come lettura estiva però....
mercoledì 4 agosto 2010
Il libro senza nome - Anonymous

Mamma Editori
- La sedicesima notte di Margaret Gaiottina
- Moonlight rainbow di Violet Folgorata
- Raining stars di Micaela Dooley
- Dark Angel di Fanny Goldrose
in autunno arriveranno altri due libri della serie:
- L'alba della chimera di Margaret Gaiottina
- In una gelida rosa di Violet Folgorata
Ovviamente quando fai qualcosa a cui non sei avvezzo e per la quale inizi a sudare freddo nel momento stesso in cui scrivi la mail dell'ordine qualcosa va storto!!! Ebbene si il primo invio si è perso nei meandri degli efficientissimi uffici postali (strano...). Questo contrattempo però mi ha fatto conoscere una persona veramente speciale, Monica, uno dei soci fondatori, la cui disponibilità e dolcezza è un balsamo e che in un attimo ha risolto il problema permettendomi di avere i miei libri da portare in vacanza.
Tutto questo per fare i miei complimenti alla Mamma Editori per la sua disponibilità e per l'opportunità che offre nel dare voce a scrittrici italiane esordienti.
Presto farò la recensione di questi libri ma nel frattempo (visto che devo ancora iniziare a leggerli) vi inviterei ad andare sul blog di Alessandra per leggere le interviste fatte alle scrittrici e anche per leggere altro ovviamente.
http://greenyellowale.blogspot.com
Alcuni suggerimenti che mi sono stati dati.
Me ne scuso e provvederò alla modifica o meglio mi inginocchierò davanti a Myriam per chiederle tutto ciò (lei è ignara che il mio cervello continua ad elucubrare nuove idee).
Scusate questo piccolo divagare adesso torno sugli amati libri.
lunedì 2 agosto 2010
Black Friars-L'ordine della spada di Virginia de Winter

Chi è Eloise Weiss?
"Improvvisamente lei si sentì fragile come quel bicchiere. Cristallo spesso e tenace, poteva cadere al suolo senza riportare alcun danno oppure sbreccarsi in un angolo restando comunque intero. C'era però un punto, un punto preciso che, se avesse colpito il suolo, lo avrebbe fatto esplodere in mille frammenti, tanto da rendere impossibile riconoscere che forma avesse avuto in origine"
E' la figlia del Lord Cancelliere della Nazione Sovrana di Aldenor, studente anziana della Societas di Medicina, che ha il potere di riconoscere e scacciare le nebbie del Presidio, di piegare al suo volere la famiglia più antica e potente di vampiri, i Blackmore.Ma Eloise non conosce questo aspetto della sua persona fino al momento in cui la sera di Ognisanti, l'unica sera dove il Presidio apre le sue porte e il caos invade le vie, viene aggredita da un gruppo di penitenti che forse l'ha scambiata per un vampiro e la sta uccidendo. Il terrore le riempe la mente, e nei polmoni non ha più fiato per gridare ma inconsapelvomente richiama alla vita un antico vampiro, Ashton Blackmore, che dopo 16 anni di sonno torna in vita per salvarla.
"Una statua dallo splendore del marmo di luna e una bellezza straziante da far desiderare anche l'Inferno per poterla vedere ancora. L'aveva distratta per un istante, emergendo sul terrore folle che le invadeva il cervello. Né morto né vivo, una creature del sangue che cammina per l'eternità su quella soglia che agli umani è consentito varcare una volta soltanto, senza ritorno.
Lui invece, da qualche parte lungo i secoli era tornato."
Ashton, il più antico dei vampiri della casata dei Blackmore, sarà lui dopo averla salvata ad avere bisogno dell'aiuto della ragazza, lui che si renderà conto che Eloise, come Clarisse Granville moglie di Brian Blackmore, ultima dinastia umana dei Blackmore, può fermare le forze maligne del Presidio, sarà lui che l'aiuterà a non avere paura della sua natura perchè lei è capace di amare incondizionatamente, di rischiare la sua vita per salvare chi ama. Eloise nella sua fragilità è tenace, caparbia, orgogliosa, ironica e dolce e ama, ama immensamente e irrimediabilmente il suo Axel Vandemberg, studente anziano, Duca dell'ordine della Chiave, secondogenito della famiglia regnate della Nazione Sovrana di Aldenor, Principe del sangue e Principe dello Studium.
"Il cielo visto dalla prospettiva degli Angeli condannati che precipitavano dalle sue altezze, doveva aver posseduto quella stessa sfumatura di blu, profonda e perfetta come la nostalgia dei demoni relegati all'Inferno."
Un amore tormentato il loro, lei ignora che Axel per proteggerla ha dovuto allontanarla, è convinta che lui si sia dimenticato del loro amore, e respinge ogni tentativo del giovane di riavvicinarsi. Axel che è disposto a morire per lei...
"Ma la Bella dorme e nulla sa."
La storia dipana la sua matassa pagina dopo pagina in un carosello di personaggi che è impossibile non amare. Eloise, Axel e Ashton "L'umano tenebroso e il vampiro solare" sono accompagnati da altri personaggi indimenticabili che entreranno nel vostro cuore e nella vostra mente. Virginia riesce a catturarvi nella sua tela così reale che vi sembrerà di essere per le vie della città, dentro le catacombe; vi sembrerà di vedere e sentire tutto ciò che viene narrato con estrema maestria nel libro; la paura e l'amore di Eloise, il tocco freddo e gentile di Ashton o quello caldo e passionale di Axel, la risata fanciullesca di Cain, la fredda sofferenza di Adrian, la gelida grazia di Christabel, il rispetto per Nives, l'eleganza e l'allegria di Bryce, e potrei andare avanti per ore perchè ogni personaggio è descritto con una cura e precisione che vi sarà impossibile confonderli o dimenticarli.
Non so a voi ma a me è capitato spesso di leggere libri con molti personaggi (es le storie di Anita Blake, che confusione inaudita) e vi posso assicurare che faccio veramente fatica a ricordarli tutti. Non voglio fare paragoni ma se avete amato i personaggi della Meyer non potrete non amare (molto ma molto di più) i personaggi della De Winter.
Bene non mi resta che augurarvi BUONA LETTURA non lasciatevi assolutamente scappare questo libro. Io nel frattempo aspetterò con trepidazione gli altri due (e si perchè non l'ho detto ma è una trilogia) e per il momento rileggerò questo perchè non riesco a farne a meno e non riesco a cominciarne un altro ahimè mi passerà mai questa dipendenza?